Senza titolo è una performance che assume forme, durate e toni ogni volta differenti. Lo spazio viene lasciato intatto e innesca la danza, che si costruisce nell'effettivo e immediato incontro tra gli elementi agenti: i rudimenti delle architetture, il movimento e la postura del pubblico. Anche l'ambiente sonoro è quello offerto dal luogo, a cui non viene aggiunta alcuna elaborazione musicale.
La composizione coreografica non segue a priori scrittura, task o linee guida, ma viene costruita simultaneamente all'azione e ogni elemento informa nell'istante ogni scelta. Il pubblico è invitato a spostarsi, distrarsi, annoiarsi o fare altro. Collocandosi e muovendosi nello spazio, lo spettatore introduce nuovi elementi alla performance, alimentandone la composizione.
Gli abiti, immaginati da Fabio Quaranta per Senza titolo, rientrano nella trama di stimoli e suggestioni che declinano le azioni.
Senza titolo fa parte del progetto coreografico ARCIPELAGO/PRATICHE DI ABITAZIONE TEMPORANEA, azioni costruite e vissute in spazi non teatrali.
Finora ha avuto luogo a:
Venezia (Teatrino di Palazzo Grassi, a cura di Video Sound Art, 2021),
Verona (ArtVerona, a cura di Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni, 2022),
Milano (Triennale Milano, 2023),
Torino (Pinacoteca Agnelli - Pista 500, a cura di OHT, 2023).